Facendo
propri i testi di Paolo Pillonca, ballate e poesie drammatiche,
in cui le figure mitiche simboliche e surreali della
tradizione culturale sarda ("arjas", "panas", "janas",
"muliache" ecc.) hanno ancora la forza di veicolare
temi e problemi di scottante attualità, la Cooperativa
"Fueddu e Gestu" trova il terreno ideale per esprimere
al pieno il suo stile asciutto e geometrico, arcaico
ed allo stesso tempo attualissimo.
In "Ojos" "Fueddu e Gestu" mette a frutto
le intuizioni e le ricerche sulle forme di teatralità
impropria, dell'oralità e gestualità sarda, già iniziata
negli anni Ottanta con "Ehi bona genti" su testi
di Francesco Masala, e "Frores" su testi di Paolo
Pillonca. "La scelta di un tale percorso artistico-culturale
è data in primo luogo dal fatto che lo sentiamo a noi
congeniale in quanto sardi per lingua ed estrazione
culturale e non rappresenta certo il rifugiarsi in un
passato idilliaco e ormai privo di corrispondenze con
il reale, ma la volontà di affrontare un percorso organico
a segni, luoghi e problemi della nostra terra. Lingua
e cultura (secondo noi) in grado di raccontare l'attuale,
il mondo, mantenendo i caratteri della propria identità".
|